Mae Hong Son
L’isolamento geografico che caratterizza Mae Hong Son rende la città un luogo unico al mondo, ancora lontano dal turismo di massa e profondamente legato alle proprie tradizioni.
Fare un tour a Mae Hong Son significa immergersi in una cultura affascinante e variegata, che affonda le radici nella Thailandia del Nord ma anche in Myanmar, a causa della vicinanza della città al confine birmano.
L’influenza birmana si riscontra innanzitutto in ambito antropologico – prevalgono, in questa zona, le etnie Shan e Karen, proprie della parte più orientale del Myanmar – ma può essere avvertita anche nell’architettura religiosa della città e delle zone circostanti, dove i templi si scostano dallo stile tipico della Thailandia del Nord e si rifanno a quello più propriamente birmano. Basta fare una passeggiata nel centro della cittadina e osservare le guglie verdi e dorate del Wat Chong Kham che si riflettono nelle acque dell’omonimo lago per rendersene conto.
Il panorama di Mae Hong Son toglie il fiato: l’intera provincia si allunga tra valli ferili, colline avvolte nella nebbia, villaggi tribali e quel piccolo gioiello che si chiama Pai, una tranquilla cittadina circondata da scenari grandiosi che negli ultimi anni è diventata non solo una delle mete turistiche thailandesi più apprezzate dai backpacker, ma anche punto di ritrovo di espatriati in cerca di uno stile di vita olistico e salutare.
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